SCAMPITELLA
Sorto tra le valli del Calaggio e del Fiumarella e parte dell’area naturalistica boschi e sorgenti della Baronia, Scampitella è un borgo a vocazione agricola i cui verdi confini accompagnano il visitatore in escursioni rigeneranti e di autentica bellezza. Di epoca preromana la frequenza abitativa del territorio, come testimoniano i resti archeologici rinvenuti presso la contrada Guardiola, tra cui numerose tombe databili tra l’VIII e il IV secolo a.C., il cui corredo funerario, composto da crateri, olle prive di ansa e oinokoe, è conservato presso famiglie locali, mentre un’olla stamnoide decorata secondo righe brune disposte orizzontalmente con motivo a ovoli sulla spalla esposta nel Museo Archeologico di Ariano Irpino.
Numerosi anche i resti archeologici di epoca romana e di età imperiale recuperati nelle vicinanze del paese, presso la contrada Guardia e presso la località Contra. In località Casone Don Rocco, invece, è stata scoperta una pietra miliare di età dioclezianea.
Resti di una villa rustica romana, affiorati solamente in piccola parte, rientrano in una struttura architettonica costruita forse tra il I ed il II secolo d.C., lungo le pendici collinari dove sorgeva una precedente costruzione di origine sannitica, come dimostrano i rinvenimenti sul terreno di reperti di tale epoca. La struttura di tale costruzione pare essere del tipo a terrazzamenti e la posizione panoramica e salubre era stata scelta per sfruttare il declivio degradante lateralmente che scendeva verso la valle del torrente Cicala e nei pressi del fiume Calaggio, a brevissima distanza dal complesso delle sette Grotte dei Briganti. Le Grotte dei Briganti, o anche dette Grotte di Migliano rappresentano un sito archeologico di epoca sannitica affiorato recentemente durante lavori di scavo nei pressi del Municipio. Poste nelle vicinanze del fiume Calaggio, sui pendii di un piccolo colle, attualmente costituiscono il complesso di grotte più grande e numeroso. Sono presenti sette fosse, probabilmente scavate per essere utilizzate come granarie all’epoca di Costantino il Grande intorno al IV secolo. Nella stessa località, non molto lontano, si trova un altro sito di grotte più piccole, alcune scavate nella roccia arenaria, altre nel calcare, che conservavano nel sottosuolo cocci di ceramica preistorica.
L’origine del toponimo va ricercato nella parola scampati, dialettizzato nel corso del medioevo in scampetelli e poi Scampatela, da cui la denominazione attuale. La prima documentazione del borgo risale al 1187 e si fa riferimento al feudo di Contra che faceva parte del suo territorio. L’insediamento abitativo vero e proprio ha origine medioevali, quando il borgo era casale della Baronia di Vico, a cui rimase legato fino all’abolizione della feudalità. Distrutta dal terremoto del 1930, fu ricostruita secondo uno stile moderno.
A Scampitella si produce olio extravergine d’oliva Irpinia – Colline dell’Ufita DOP, si coltivano, inoltre, i ceci della Baronia e l’aglio bianco dell’Ufita. Piatto tipico “lu suffritt”, ovvero il soffritto di maiale, il quale occupa un posto preminente nella cucina locale.
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